Sabato a Cantoira in provincia di Torino si è tenuta la l’appuntamento annuale della Fiera dell’Artigianato tipico delle Valli di Lanzo Ceronda e Casternone patrocinata dalla  locale Comunità , socia di Federforeste, che ha avuto come tema centrale “Fare arte con il legno” e che ha raccontato come dal materiale legnoso di quelle valli vengono realizzati prodotti di qualità e di eccellenza venduti dalle imprese locali. Piccole e preziose filiere che dal prodotto del bosco sanno produrre oggettistica, infissi , e quant’altro la sapienza dell’uomo e delle donne di quelle valli sanno produrre. Bello, veder il frutto di un   impegno condito dall’amore per la propria terra  concretizzarsi, materializzarsi                                                 

Dalle finestre in esposizione  rigorosamente di legno della valle, ho ammirato il bosco antistante la Fiera, da cui quel legno proveniva e a fianco in esposizione le caldaie a biomassa e precisamente a cippatino  locale concorrente del pellet d’importazione….

Poi torni in ufficio e leggi che nella Relazione annuale  di Europhyt 2013, il sistema comunitario di notifica fitosanitaria che opera nei 28 stati membri UE più la Svizzera, emerge come siano state intercettate ben 6.957 partite di materiali vegetali (piante, parti di piante,  prodotti ortofrutticoli e materiali di imballaggio in legno), il 95% provenienti da Paesi non-Ue, che non rispettavano le normative fitosanitarie comunitarie, circa il 18% in più rispetto al 2012. In 2.483 partite, circa un terzo dei casi,  sono stati trovati insetti, funghi, batteri o virus. I prodotti ortofrutticoli rientrano tra le categorie con il più alto numero di partite intercettate, in particolare mango, zucca, basilico, melanzana, guava e peperone, provenienti da India, Pakistan, Ghana, Repubblica Dominicana, Cambogia, Sri Lanka, Kenya e Bangladesh. Inoltre, sono state registrate oltre 2.000 intercettazioni di materiale da imballaggio in legno, provenienti soprattutto da Russia, Cina, Stati Uniti, Bielorussia e India, anche in questo caso non in regola con le norme comunitarie.

Le perplessità aumentano, però  ricompare la fiducia leggendo una notizia positiva commentata dal  neo confermato Presidente di Assarredo, trattando  degli incentivi fiscali per l’acquisto di arredi nella ristrutturazione degli hotel. Nell’articolo si  dice “ è una novità molto positiva non solo per le ricadute economiche per le tante piccole aziende artigiane che non riescono a intercettare la domanda estera ma anche perché la riqualificazione degli alberghi anche negli arredi potrà funzionare come vetrina…” Nasce spontanea una domanda  che in  realtà è un auspicio… speriamo che dalla  finestra prodotta dagli artigiani citati da Assoarredo si veda il bosco locale come dalla finestra degli artigiani di Cantoira!?

Gabriele Calliari