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IN GERMANIA QUATTRO ALBERI SU CINQUE SONO MALATI – “DER SPIEGEL”

24 Mag 2024
Da agra press agenzia quotidiana di informazioni del 23 / 05 / 2024   ANNO LXI – N. 127 – Rassegna della stampa estera

Di fronte allo stress causato da caldo e siccita’ e dai danni provocati dai coleotteri, le condizioni delle foreste tedesche rimangono critiche. “Solo un albero su cinque e’ ancora completamente sano”, ha dichiarato a Berlino il Ministro dell’Agricoltura Cem Oezdemir (Verdi), in occasione della presentazione dei nuovi dati [sullo stato delle foreste]. “La foresta sta diventando un paziente cronico, per questo e’ necessario prescrivere al nostro prezioso ecosistema una cura a lungo termine, che comprende la creazione di piu’ foreste miste. Si tratta di un progetto di portata generazionale”, ha affermato il ministro.

Secondo il nuovo Rapporto sullo stato delle foreste 2023, quattro alberi su cinque delle specie piu’ comuni -abete rosso, pino, faggio e quercia – sono malati, ha riferito il ministero. Rispetto al 2022, lo stato delle foreste non ha registrato “miglioramenti significativi, ma neanche peggioramenti significativi”. Sebbene (…) le condizioni di partenza siano migliorate, gli alberi “continuano a soffrire a causa della persistente siccita’ e delle elevate temperature che si sono registrate dal 2018”.

Dal 1984 il Ministero documenta sistematicamente lo stato delle foreste con indagini a campione, tramite una valutazione dello stato delle chiome. Da allora, la percentuale di alberi danneggiati e’ aumentata quasi costantemente. Secondo i dati a disposizione, i maggiori cambiamenti si sono verificati nel 2019, quando la percentuale di foreste sane era scesa al 22%. Da quel momento persiste una situazione di criticita’.

Rispetto all’anno precedente, i pini si sono tuttavia parzialmente ripresi. Il 23% delle pinete esaminate non presenta diradamenti delle chiome, ovvero una perdita visibile di aghi sulle chiome degli alberi, mentre nel 2022 era stata toccata la percentuale piu’ bassa con il 13%. Per quanto riguarda le altre specie arboree, la percentuale di foreste sane e’ invece diminuita, ad esempio, nel caso del faggio, e’ scesa dal 21% al 15%.

Allo stesso tempo, alla luce del cambiamento climatico, le foreste stanno diventando sempre piu’ importanti “perche’ rimuovono dall’aria l’anidride carbonica dannosa per il clima e la trattengono per decenni e per secoli”, ha spiegato Oezdemir.

Il Ministro sta attualmente lavorando a una riforma della Legge federale sulle foreste, che risale ormai a quasi cinquanta anni fa. Le organizzazioni ambientaliste, tra cui l’associazione per la tutela della natura NABU, chiedono il divieto di disboscamento e drenaggio delle foreste e sollecitano lo Stato a richiedere ai proprietari di foreste di convertire rapidamente le foreste monocolturali dominate dalle conifere in foreste miste, piu’ resistenti. Secondo quanto dichiarato precedentemente, il ministero sta perseguendo l’obiettivo di garantire una migliore protezione delle foreste assicurando al tempo stesso prospettive economiche alle aziende forestali. Per l’anno in corso sono stati stanziati per la promozione delle foreste 250 milioni di euro. La copertura finanziaria per gli anni successivi non e’ ancora assicurata.

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