È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Masaf, inserito nel sito documentale della Confederazione, che definisce i criteri e le modalità di riparto delle risorse disponibili sul Fondo per la tutela ed il rilancio della filiera della frutta a guscio.

Le risorse disponibili sono pari a 14 milioni di euro, di cui circa la metà destinati alla realizzazione di una campagna informativa e di promozione rivolta al consumatore, al fine di stimolare il consumo di frutta in guscio. La rimanente parte delle risorse è destinata agli investimenti realizzati da imprese agricole nell’ambito della filiera della frutta in guscio (castagno da frutto, nocciolo, mandorlo, noce, pistacchio e carrubo), investimenti volti all’aumento della competitività e della sostenibilità ambientale attraverso la realizzazione di nuovi impianti e reimpianti, introduzione e/o ammodernamento degli impianti irrigui, introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica. Le procedure di richiesta degli aiuti agli investimenti dovranno essere definite da Agea nelle prossime settimane.

Uno spunto di promozione ed informazione interessante potrebbe essere quello in via di definizione sull’emanando regolamento UE sulle norme di commercializzazione che dovrebbe prevedere l’obbligo di etichettatura di origine per la frutta in guscio sgusciata, dando al consumatore maggiore consapevolezza sui prodotti in vendita. Si dovrà tenere in adeguata considerazione quelle che sono le problematiche fitosanitarie della frutta in guscio, che troppo frequentemente sconta la mancanza di principi attivi registrati, risultando il settore poco interessante per le ditte dell’agro-farmaco in quanto le superfici sono considerate poco rilevanti. Infine essendo così consistente la differenza tra la produzione nazionale e le importazioni, è necessario un adeguato sistema di controlli per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto di importazione.