Il Parlamento europeo e il Consiglio UE hanno trovato nella notte tra il 10 e 11 Novembre un accordo sulla proposta di regolamento del LULUCF – Land use, land-use change and forestry, che fa parte del pacchetto “pronti per il 55%”, e che segue l’accordo trovato durante questa settimana sull’ESR – Effort Sharing regulation. Il LULUCF ha l’obiettivo di migliorare i serbatoi naturali di carbonio per rendere l’UE il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, migliorando anche la situazione della biodiversità in linea con il Green deal europeo.
L’accordo trovato dovrà ora essere recepito e ufficializzato dalle due istituzioni, e poi verrà pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore.
In attesa di avere il testo definitivo, si riporta di seguito i punti più importanti dell’accordo:
- In ambito AFOLU e pilastro unico, la Commissione presenterà una relazione entro sei mesi dalla prima valutazione globale prevista per l’accordo di Parigi (che sarà effettuata nel 2023), riguardo all’inclusione delle emissioni di gas a effetto serra diverse dalla CO2 e provenienti dall’agricoltura all’interno dello scopo del regolamento, e sulla definizione di obiettivi post 2023 per il settore dell’uso del suolo;
- L’obiettivo dell’UE per il 2030 per l’assorbimento netto di gas a effetto serra nel settore del LULUCF sarà fissato a 310 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, ovvero circa il 15% in più rispetto a oggi;
- Le regole attuali si applicheranno ancora per il periodo che va dal 2021 al 2025 e i Paesi membri dovranno garantire che le emissioni nel settore LULUCF non superino la quantità che è stata rimossa. I Paesi dell’UE avranno ancora una certa flessibilità per contribuire al raggiungimento dei loro obiettivi, nel rispetto dell’integrità ambientale;
- Infatti gli Stati membri potranno acquistare e vendere gli assorbimenti e utilizzare le assegnazioni di emissioni annuali in eccesso, in base al regolamento ESR (Effort sharing regulation), per raggiungere gli obiettivi LULUCF;
- Il nuovo obiettivo dell’UE aumenterà de facto l’obiettivo di riduzione dei gas serra dell’UE per il 2030 al 57% dal 55%, poiché il contributo degli assorbimenti netti all’obiettivo di riduzione dei gas serra del 55% per il 2030 è stato limitato a 225 milioni di tonnellate di CO2 equivalente nella legge sul clima dell’UE, come proposto dal Parlamento europeo.
- I Paesi dell’UE saranno obbligati ad adottare misure correttive se i progressi verso i loro obiettivi non saranno sufficienti;