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Stati generali del Verde Privato

1 Dic 2020

Giunti alla VI edizione, gli Stati generali del verde urbano rappresentano l’occasione per un confronto trasversale tra le istituzioni pubbliche, gli operatori privati e le organizzazioni professionali di categoria con l’obiettivo di condividere esperienze, impegni e obiettivi nella consapevolezza che affrontare oggi il problema del recupero degli spazi verdi in città significa proporre una nuova visione del rapporto tra edificazioni, che pure hanno la loro importanza, e natura intesa in senso ampio, comprensiva di giardini, di parchi, di campi assegnati all’agricoltura. Il verde urbano deve essere rivalutato come parte integrante della biodiversità e valorizzato nei processi decisionali come risorsa decisiva nello sviluppo del nostro capitale naturale attraverso la produzione di servizi ecosistemici e multifunzionali, assicurando un fondamentale contributo al benessere delle comunità e dell’ambiente.

Il verde urbano ha ricevuto pieno riconoscimento nella legge n. 10 del 2013 quale parte integrante di politiche economiche, sociali ed ambientali strategiche per lo sviluppo del Paese in chiave green. Si tratta di ripensare parchi, giardini ed alberi in città non soltanto in una dimensione estetica ma in termini di miglioramento della qualità della vita attraverso l’adozione di strumenti di pianificazione urbanistico-territoriale espressamente orientati alla sostenibilità, tenendo conto del ruolo delle infrastrutture verdi come ponti di collegamento tra città, aree agricole e boschi nel contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento causato dal traffico in città e dalla continua erosione degli spazi verdi come dimostrano anche gli ultimi dati ISPRA 2020 sul consumo di suolo

Occorre ripopolare le città di alberi e spazi verdi sulla base di una visione strategica capace di puntare sulla valorizzazione del patrimonio arboreo made in Italy attraverso una scelta attenta delle specie di piante ed alberi più idonee a catturare polveri sottili e gas a effetto serra sia in ambienti chiusi che all’aperto. Un ruolo fondamentale è svolto dal settore agricolo, unitamente al settore florovivaistico e forestale che dispongono delle professionalità e delle conoscenze tecniche necessarie a garantire interventi efficaci idonei a rappresentare un valore aggiunto per la collettività. Si tratta, inoltre, di comparti strategici di presidio del territorio contro i fenomeni di dissesto idrogeologico, di difesa contro lo spopolamento delle aree interne e di sviluppo di nuove opportunità di occupazione per i giovani.

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