Approvata dalla Regione Piemonte la nuova delibera per il contenimento dei selvatici, che introduce modifiche a quella dello scorso dicembre, stante anche il parere fornito dall’Ispra. E’ quanto ha affermato l’assessore Giorgio Ferrero per affrontare la questione relativa al controllo della fauna selvatica.
A livello nazionale si sta verificando un’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti con il numero dei cinghiali che, in Italia, ha superato abbondantemente il milione. Il Piemonte non è immune, tanto che sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono anche nelle città. A fronte di inestimabili danni per le colture, cresce il rischio anche per i cittadini alla guida.
“Viene finalmente attribuito all’imprenditore agricolo, in qualità di titolare o conduttore del fondo, un ruolo centrale nell’azione di contenimento della fauna selvatica – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa.Tra le novità più rilevanti, ora un proprietario o conduttore di un fondo, munito di regolare licenza per l’esercizio venatorio ed adeguata formazione, potrà intervenire direttamente, anche come “tutor” di un altro proprietario o conduttore, nell’ambito del territorio su cui si attuano i Piani di contenimento. Trattandosi di azioni straordinarie, non sussiste l’obbligo di essere iscritto presso un ATC/CA (ambiti territoriali di caccia/ comprensori alpini). Ora è importante che questa misura, insieme alle altre contenute nella nuova delibera, vengano prontamente recepite ed attuate da province e Città Metropolitana.
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