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Personale ispettivo Arma dei carabinieri

12 Giu 2024

È stato pubblicato, nella Gazzetta ufficiale del 6 giugno u.s., serie generale n. 131 il decreto del Ministero della difesa che fornisce indicazioni sulle competenze del personale ispettivo con compiti di polizia ambientale dell’Arma dei carabinieri e criteri generali per lo svolgimento delle attività ispettive.

Il decreto interministeriale tiene conto delle attribuzioni dell’Arma dei carabinieri in materia ambientale in seguito all’assorbimento del Corpo forestale dello Stato con conseguenti competenze nell’ambito delle attività di vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente, con specifico riferimento alla tutela del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale e internazionale, degli ecosistemi e del territorio, delle specie di flora e fauna in via di estinzione e di contrasto alla gestione illecita dei rifiuti e all’inquinamento delle acque.
Per le esigenze connesse all’esercizio delle funzioni di polizia ambientale dell’Arma dei carabinieri, il codice dell’ordinamento militare ha previsto che con decreto del Ministro della difesa e del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’interno, siano stabiliti le competenze del personale ispettivo e i criteri generali per lo svolgimento delle attività ispettive, prevedendo il principio della rotazione del medesimo personale nell’esecuzione delle visite nei singoli siti o impianti, al fine di garantire la terzietà dell’intervento ispettivo.

Al personale ispettivo sono affidati compiti di vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente, dell’ecosistema forestale e per quanto attiene alla tutela dall’inquinamento atmosferico, idrico e acustico, alla salvaguardia del patrimonio naturale e agli interventi operativi a tutela dell’equilibrio ecologico. Sono, inoltre, affidati compiti di sorveglianza e accertamento degli illeciti in violazione della normativa in materia di rifiuti e della repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali dei rifiuti oltre che in materia di protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e dallo smaltimento illecito di materiale radioattivo.

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