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Parlamento Europe:nuove regole per ridurre emissioni ed aumentare la capacità di assorbimento delle foreste

14 Set 2017

Il Parlamento europeo riunito in sessione plenaria ha votato la relazione “LULUCF”, che è stata approvata con 532 voti favorevoli, 144 voti contrari e 20 astensioni. La relazione introduce nuove regole per ridurre le emissioni di gas a effetto serra ed aumentare la capacità di assorbimento delle foreste, colture e pascoli, e prevede che

          fino al 2030, la capacità di assorbimento delle foreste deve compensare le emissioni prodotte,

          dal 2030, l’assorbimento di CO2 dovrebbe essere maggiore rispetto alle emissioni prodotte in linea con gli obiettivi a lungo termine dell’UE e con l’Accordo di Parigi.

Secondo quanto previsto dalla relazione, se la capacità di assorbimento di CO2

 risulterà maggiore delle emissioni derivanti dall’uso del terreno nei primi 5 anni, tale credito potrà essere utilizzato successivamente, al fine di rientrare negli obiettivi di riduzione dei 5 anni successivi. Anche i prodotti derivanti dal legno, come i materiali da costruzione o i mobili, eliminano le emissioni di CO2, poiché immagazzinano il carbonio assorbito dagli alberi durante la crescita. La loro inclusione incoraggerà gli Stati membri a sviluppare l’uso di prodotti ottenuti da legno già tagliato. Gli Stati membri dovranno comunicare ogni anno i valori delle loro emissioni, con l’obiettivo di equilibrare emissioni e capacità di assorbimento nei due quinquenni 2021-25 e 2026-2030. Qualora uno Stato membro non adempisse ai propri impegni nei periodi definiti, il disavanzo sarà contabilizzato nell’ambito del regolamento sulle emissioni GHG.

I parametri di riferimento per ogni Paese UE saranno fissati sulla base di un “livello di riferimento forestale”, ovvero una stima delle emissioni annue nette medie o della capacità di assorbimento risultante dalla gestione dei terreni forestali all’interno del territorio di un tale Stato membro. Dovrebbero basarsi su pratiche di gestione documentate tra il 2000 e il 2012, un periodo più recente di quello proposto dalla Commissione (1990-2009). Le emissioni che esulano dal controllo degli Stati membri (ad esempio gli incendi boschivi) possono essere escluse dalla contabilizzazione. Tuttavia, le norme limitano tale esenzione per evitare di creare una scappatoia.

 

 

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