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Nuova Pac: via libera da Bruxelles a 7 piani strategici (ma non c’è l’Italia)

12 Set 2022

Il 31 agosto la Commissione europea ha approvato i primi piani strategici della Pac che interessano sette Paesi (Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna). La nuova Politica agricola comune, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2023, prevede infatti piani strategici nazionali che – come spiega una nota della Commissione – possano combinare i finanziamenti per il sostegno al reddito, lo sviluppo rurale e le misure di mercato.

Nella valutazione la Commissione verifica il rispetto dei dieci obiettivi chiave fissati per la Pac che riguardano sfide ambientali, sociali ed economiche condivise. I piani devono essere in linea con la legislazione dell’Ue e dovrebbero contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di clima e ambiente, compreso il benessere degli animali, come stabilito nel Farm to Fork e nella Strategia per la biodiversità.

La nota ricorda che il budget della Pac è di 270 miliardi per il periodo 2023-2027 e che i finanziamenti sono anche diretti a promuovere l’imboschimento, la prevenzione degli incendi, il ripristino e l’adeguamento delle foreste. Gli agricoltori che partecipano a regimi ecologici possono essere ricompensati, tra l’altro, per aver vietato o limitato l’uso di pesticidi e per aver limitato l’erosione del suolo.

Inoltre ingenti finanziamenti sosterranno lo sviluppo della produzione biologica, mentre le aree soggette a vincoli naturali continueranno a beneficiare di finanziamenti specifici per mantenere un’attività agricola. Tra le sfide, rese ancora più pressanti dalla guerra in Ucraina, il rafforzamento della resilienza dell’agricoltura per promuovere la sicurezza alimentare. Prioritarie anche le azioni per favorire il ricambio generazionale per rafforzare la competitività e accrescere l’attrattiva delle zone rurali.

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