A pochi giorni dalla scoperta di una nuova maxi frode sul commercio illegale di pallet in legno, Federforeste interviene sulla vicenda. Infatti se da un lato impressiona l’entità del valore delle fatture false emesse (61milioni di euro) con relativa IVA evasa ( 12 milioni di euro ) dall’altro canto le indagini hanno evidenziato come elevati quantitativi di bancali acquistati in “nero” venivano reintrodotti sul mercato da soggetti privi di struttura aziendale che emettevano fatture per operazioni commerciali inesistenti attestanti vendite di pallet mai avvenute.Questi fatti riportano d’attualità il dibattito sul Regolamento EU 995/2010 entrato in vigore il 3 marzo 2013 al fine di contrastare l’immissione, nel mercato comunitario e quindi italiano, di legname e derivati di legno di origine illegale. Federforeste rompe gli indugi e a fronte anche dei recenti fatti criminosi sostiene la necessità della definizione delle procedure d’applicazione della norma EUTR. Gabriele Calliari Presidente di Federforeste rivolgendosi alla filiera del legno nazionale pone tre spunti di riflessione:
1)E’ importante evidenziare come l’EUTR consenta di fornire al mercato le garanzie che il legno utilizzato in Unione Europea è di certa provenienza legale.
2)Si intravedono i presupposti perché anche il sistema forestale si avvii verso processi di tracciabilità che altri settori in forza della spinta progettuale di Coldiretti hanno percorso e che hanno prodotto salutari correzioni di impostazione dei mercati . E’ possibile pensare che l’applicazione dell’EUTR possa rilanciare l’immagine del settore e in particolare rivolgendo l’attenzione del consumatore verso le produzioni e le filiere del legno locale con un conseguente naturale miglioramento delle quotazioni di mercato. .
3)E’ altresì auspicabile un sistema di “dovuta diligenza” basata sull’essenzialità del richiesto in termini di produzione di carta e di adempimenti.
Si discuta e si rifletta ma non si perda l’opportunità di dotare il legno e i prodotti da esso derivati di garanzie normative a cui – sostiene Calliari – il consumatore finale presta sempre più attenzione. Opportunità che l’intera filiera deve cogliere per promuovere l’uso corretto e sostenibile dei prodotti a base di legno al fine di creare un volano positivo per l’intero comparto forestale nazionale .