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Made in Italy per la filiera del legno per arredo

17 Gen 2024

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27/12/2023 la legge n. 206 del 27/12/2023 recante “disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”.

La legge reca disposizioni organiche tese a valorizzare e promuovere, in Italia e all’estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari, ma anche per la crescita dell’economia nazionale nell’ambito e in coerenza con le regole del mercato interno dell’Unione europea.
Il provvedimento invita le amministrazioni statali, regionali e locali, per quanto di rispettiva competenza, nell’attuazione delle disposizioni della presente legge, ad orientare la propria azione ai princìpi del recupero delle tradizioni, della valorizzazione dei mestieri e del sostegno ai giovani che operano o intendono impegnarsi, negli studi e professionalmente, nei settori e nelle attività che determinano il successo del Made in Italy nel mondo, nonché alla promozione del territorio e delle bellezze naturali e artistiche e del turismo. Le misure di promozione e di incentivazione devono comunque essere coerenti con i princìpi di sostenibilità ambientale della produzione, di transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione e l’ecoinnovazione, in misura necessaria e sufficiente a potenziare e a rendere più efficienti i processi, senza dismettere, ove sussistenti, le peculiarità artigianali che caratterizzano il prodotto o l’attività, nonché con i princìpi dell’inclusione sociale, della valorizzazione del lavoro femminile e giovanile e della non discriminazione tra le imprese.

Il provvedimento rappresenta un importante indirizzo rispetto ai modelli produttivi, come quello agricolo, fortemente legati all’identità territoriale delle produzioni e alla valorizzazione e tutela delle tradizioni enogastronomiche nazionali.
Di interesse forestale l’art. 8 sulla promozione di una filiera del legno per l’arredo al 100 per cento nazionale, prevedendo che il Ministero delle imprese e del made in Italy, d’intesa con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, promuova lo sviluppo delle certificazioni di gestione forestale sostenibile e sostenga gli investimenti per la vivaistica forestale, la creazione e il rafforzamento di imprese boschive e di imprese della filiera della prima lavorazione del legno attraverso l’incremento del livello tecnologico e digitale delle imprese e la creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi di incollaggio.

A questi fini è stata stanziata una spesa di 25 milioni di euro per l’anno 2024 per la concessione, nel medesimo anno, di contributi a fondo perduto per 15 milioni di euro e di finanziamenti a tasso agevolato per 10 milioni di euro.

Per la compensazione degli effetti in termini di fabbisogno e di indebitamento netto sono stanziati ulteriori 23 milioni di euro per l’anno 2025. Attraverso un apposito decreto ministeriale, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, verranno individuati i soggetti beneficiari dei contributi e dei finanziamenti, le modalità di attuazione delle disposizioni nonché il soggetto incaricato della relativa gestione, con oneri determinati nel limite dell’1,5 per cento delle risorse destinate all’attuazione delle misure.

A titolo informativo si informa che la norma n.206 tratta inoltre di sviluppo delle potenzialità della filiera canapicola, la promozione dell’Italia o di parti del suo territorio nazionale come destinazione turistica, la valorizzazione delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale. Quest’ultima prevede al fine di sostenere le iniziative dei comuni per il ripristino, la manutenzione e la valorizzazione delle infrastrutture di interesse storico e paesaggistico percorse dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione, l’alpeggio e altre pratiche tradizionali locali, infatti, lo stanziamento, nello stato di previsione del Masaf, di un fondo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Attraverso uno o più decreti ministeriali, da adottare entro centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, saranno stabiliti i criteri e le modalità di attuazione per l’impiego delle risorse del fondo.
Si segnala, in ultimo, l’art. 40 sull’istituzione del Registro delle associazioni nazionali delle città di identità per la valorizzazione delle produzioni agricole di pregio. Al fine di assicurare la più ampia partecipazione degli operatori dei settori agricoli nella pianificazione strategica degli interventi di valorizzazione e di promozione delle produzioni di pregio e di alta rinomanza, il citato articolo, infatti, prevede l’istituzione presso il Masaf del Registro delle associazioni nazionali delle “città di identità”. Si definiscono «città di identità» le città o realtà territoriali che si caratterizzano per le produzioni agricole di pregio, in cui operano organismi associativi a carattere comunale aventi lo specifico scopo di promuovere e valorizzare le identità colturali dei loro territori nei mercati nazionali e internazionali.



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