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L’Italia brucia

13 Lug 2017

Numeri impietosi e classifiche che non si vorrebbe mai stilare. Superfici boschive quantificabili in oltre i 25.000 ha di bosco persi nelle fiamme pari a oltre il 90% della superfice persa in tutto il 2016. Tristemente in testa la Sicilia con oltre 13.000 ha seguita dalla Calabria con poco meno di 6000 ha e la Campagna con oltre 2000 ha. A seguire lazio , Puglia, Sardegna, Abruzzo, marche, Toscana , Umbria, Basilicata.
Un autentico bollettino di guerra. Dichiarazioni anch’esse di fuoco da più parti cercando un capro espiatorio ….chi punta il dito su bande organizzate….Tutto molto triste.
Evitiamo di dire “io l’avevo detto” Federforeste non si unisce al coro di quelli del “giorno dopo ” ma ora che il disastro urta le sensibilità dell’opinine pubblica con forza si parli di gestione del bosco come la migliore prevenzione possibile.
E magari accelleriamo i tempi di approvazione della nuova legge forestale nazionale…..che parla di gestione del bosco e un pò meno di bosco- museo e convinciamo con politiche di comunicazione serie che l’uomo che coltiva il bosco anche con l’utilizzo della motosega fa prevenzione ed economia. Diciamo che una gestione forestale attiva permette una buona prevenzione degli incendi boschivi (oltre che del dissesto) conseguenza di un efficace utilizzo delle risorse forestali per una capacità del bosco di esprimere tutte le sue opportunità e potenzialità, non solo protettive, ambientali e paesaggistiche, ma anche produttive. Nasca un movimento d’opinione che parla di bosco gestito e del grande valore per i servizi ecosistemici che restituisce, a partire dall’assorbimento della Co2 e dalla difesa dell’assetto idrogelogico del territorio.
Il migliore probellente per l’incendio e l’abbandono. Parliamone in ogni dove.

 

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