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Legge climatica europea – la Commissione Ambiente del PE approva la relazione dell’on. Jytte Guteland

14 Set 2020

I deputati della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo hanno approvato la relazione dell’On. Jytte Guteland (S&D) sulla proposta presentata dalla Commissione con 46 voti a favore, 18 contrari e 17 astenuti

Con tale relazione i deputati sostengono l’obiettivo generale della legge sul clima dell’UE di inserire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 nella legislazione dell’UE, ma allo stesso tempo chiedono un obiettivo più ambizioso per il 2030: chiedono che le emissioni vengano ridotte del 60% nel 2030 rispetto al 1990, invece di “almeno dal 50% al 55%”, come proposto dalla Commissione. Vogliono inoltre che la Commissione proponga un obiettivo intermedio per il 2040 a seguito di una valutazione d’impatto, per garantire che l’UE sia sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo per il 2050.

I deputati chiedono alla Commissione di proporre entro il 31 maggio 2023 una traiettoria a livello dell’UE su come raggiungere la neutralità del carbonio nel 2050 attraverso la procedura decisionale ordinaria. La traiettoria dovrà essere rivista dopo ogni inventario a livello globale. I deputati chiedono inoltre che la Commissione valuti e proponga modifiche a tutta la legislazione dell’UE pertinente che contribuisce a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Vogliono poi che la Commissione pubblichi una relazione ogni due anni sui progressi compiuti dall’UE e dagli Stati membri verso il raggiungimento degli obiettivi climatici. Dovrebbe inoltre essere creato un organismo scientifico indipendente per monitorare i progressi.

Contrariamente alla proposta della Commissione, i deputati chiedono anche che sia l’UE che tutti gli Stati membri individualmente diventino neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050 e chiedono finanziamenti sufficienti dell’UE e degli Stati membri per farlo. Inoltre, i deputati affermano che sia l’UE che gli Stati membri dovrebbero essere negativi sul clima dopo il 2050, il che significa che devono rimuovere più gas serra di quanti ne emettono.

Viene introdotto il concetto di “budget per i gas a effetto serra”, che definisce la quantità totale rimanente di emissioni di gas a effetto serra come CO2 equivalente che potrebbe essere emessa al più tardi fino al 2050, senza mettere a rischio gli impegni dell’Unione nell’ambito dell’accordo di Parigi.

Si richiede inoltre che l’UE e gli Stati membri eliminino gradualmente tutte le sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili entro il 31 dicembre 2025, sottolineando la necessità di continuare gli sforzi per combattere la povertà energetica.

La relazione sarà votata dal Parlamento in sessione plenaria nel corso della riunione del 5-8 ottobre.

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