Con il caldo anomalo e la mancanza di pioggia è scattata l’emergenza incendi al Sud con il divampare di roghi, dalla Sicilia alla Sardegna dalla Puglia all’Abruzzo con decine di ettari di macchia mediterranea, boschi e ulivi andati a fuoco. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Federforeste dal quale si evidenzia che le temperature tropicali e l’assenza di precipitazioni nel mezzogiorno favoriscono il propagarsi delle fiamme e aiutano i piromani. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.
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