Un’ estate ad altissimo tasso di pericolisità. Siamo alle prese con una gravissima siccità: il livello di pioggia è quasi dimezzato, mentre si registra un aumento anomalo della temperatura. La scarsa umidità aggrava la siccità, creando così le condizione ideali alla propagazione delle fiamme.
E purtroppo si registrano incendi dal nord al sud con anticipo rispetto alle annate precedenti.
Fortunatamente sono fenomeni arginabili con l’azione di estinzione dei roghi ma se succedesse un fenomeno come in Portogallo per estensione e intensità che succederebbe? Le gestione degli incendi in Italia deve cambiare, deve basarsi non più solo sull’estinzione dei roghi ma anche sulla prevenzione:Federforeste lo va dicendo da anni. La struttura antincendi si prodiga e non siamo certamente noi a sollevare critiche! Ma davanti a fenomeni di area vasta potrebbe non bastare l’indefessa azione di spegnimento e la dispendiosa macchina antincendio.
Una simile macchina organizzativa è necessaria, ma da sola non basta: servono “prevenzione e pianificazione territoriale” che in altri temini si chiama gestione sostenibile dei boschi.