Nel corso della mattinata del giorno 11 luglio i parlamentari europei hanno approvato, con 53 voti favorevoli 9 voti contrari e 6 astensioni, il progetto di relazione dell’On. Lins sul dossier LULUCF. Gli europarlamentari della Commissione Ambiente, hanno espresso il loro parere in relazione agli emendamenti di compromesso predisposti per facilitare le operazioni di voto. A fronte della votazione di questa mattina, la posizione assunta dalla COMENVI prevede che gli Stati Membri, a partire dal 2030, saranno chiamati ad incrementare gli sforzi di riduzione, facendo in modo che il valore degli assorbimenti superi quello delle emissioni. Nel caso in cui il valore degli assorbimenti, nei primi 5 anni dall’entrata in vigore del regolamento, superi il valore delle emissioni, gli Stati Membri saranno autorizzati ad accantonare
tali crediti al fine di utilizzarli nel quinquennio successivo. Gli Stati Membri sono inoltre autorizzati a utilizzare parte di tali crediti per rispettare gli impegni di riduzione ai sensi di quanto previsto dal regolamento ESR. I prodotti ottenuti dall’estrazione del legno, quali materiali da costruzione o arredamento, potranno essere tenuti in considerazioni ai fini degli assorbimenti di CO2, in quanto isolano il carbonio assorbito dagli alberi durante la loro crescita. Tale previsione mira ad incoraggiare gli Stati membri allo sviluppo dell’utilizzo del legname raccolto e gli assorbimenti di CO2 derivanti dal legno morto. Il limite per l’utilizzo dei crediti forestali sarà aumentato dal 3.5% (proposto dalla Commissione) al 7%. Il livello di riferimento delle foreste farà riferimento ai valori del periodo storico 2000-2012 (mentre la Commissione aveva previsto 1990-2009). Le emissioni che esulano dal controllo degli Stati Membri (ad esempio, quelle derivanti da incendi) possono essere escluse dal conteggio, tuttavia tale esenzione è soggetta a limitazioni volte a far sì che non si crei un meccanismo di elusione. Il voto in plenaria è attualmente previsto per la sessione di settembre.