In una nota del sottosegretario allo Ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, si rimarca come la versione finale del documento recepisca i numerosi contributi provenienti da oltre cento realtà tra istituzioni, associazioni di categoria e ambientaliste e parti sociali. “Si tratta – ha aggiunto De Vincenti – di un documento che per la ricchezza delle analisi, delle indicazioni di prospettiva che contiene, e per la priorità che assegna all’efficienza energetica e alla green economy, rappresenta un patrimonio a disposizione di tutti e in primo luogo del governo che verrà, senza voler precostituire alcunché”.
Per quanto riguarda le rinnovabili termiche si pone attenzione alla promozione d’investimenti nel settore forestale e alla valorizzazione dal punto di vista energetico dei terreni marginali. Tesi questa condivisa da Federforeste infatti un maggiore sostegno della produzione di energia termica da fonti rinnovabili, oltre a costituire un’occasione per perseguire obiettivi di efficienza energetica nel comparto agro-forestale, potrebbe rappresentare un opportunità per contribuire al rilancio dell’attività di gestione dei boschi grazie al valore aggiunto costituito dalla possibilità di impiego a fini energetici dei prodotti legnosi (legna, cippato e pellet), in un contesto di filiera corta.
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