Con l’arrivo delle alte temperature che sta favorendo il moltiplicarsi degli incendi nei boschi è necessario al piu’ presto inserire anche la selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali tra quelle essenziali. E’ quanto chiedono Coldiretti e Federforeste nel sottolineare che il blocco delle attività nei boschi per l’emergenza coronavirus ha effetti devastanti per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in un Paese come l’Italia dove più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari.
Un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi
La corretta manutenzione delle foreste – sottolineano Federforeste e Coldiretti – aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme. Se gli incendi – continuano Coldiretti e Federforeste– sono il pericolo piu’ temuto, con l’avanzare della stagione e l’arrivo del caldo, il blocco d’attività nelle aree colpite dalla tempesta Vaia impedisce che venga rimosso il legname ancora a terra con il rischio concreto che venga attaccato dai parassiti.
Lo stop ai lavori agroforestali, dal taglio della legna al suo recupero nei boschi, legato all’emergenza coronavirus, sta arrecando incertezze e danni agli operatori del settore, con ripercussioni negative, vista la stagionalità delle operazioni, anche sulla prossima disponibilità di legna da ardere. La criticità paventata per il settore – precisano Federforeste e Coldiretti – riguarda anche per chi produce cippato destinato alle caldaie, alle reti di teleriscaldamento o di cogenerazione.
Occorre dunque – affermano Coldiretti e Federforeste – inserire le attività di selvicoltura tra quelle agricole non sospese. Pur nel rispetto di ogni disposizione finalizzata a fermare la pandemia – aggiungono Federforeste e Coldiretti – è da sottolineare che si tratta di attività che in prevalenza si svolgono in boschi e foreste, dove le distanze tra operatori che possono essere rispettate in tutta sicurezza.
È importante quindi – sottolinea Coldiretti e Fedrforeste – creare le condizioni affinché le imprese del settore possano tornare al lavoro e concludere le operazioni programmate. I boschi, gestiti in modo sostenibile – concludono Coldiretti e Federforeste – assolvono funzioni importanti per tutta la collettività, come per la prevenzione dalle frane e dalle alluvioni, ma serve una corretta gestione per preservare i territori dall’abbandono affinchè possano svolgere un insostituibile presidio rispetto all’assetto idrogeologico e mantenere un patrimonio naturale con importante valenza turistica e ambientale.
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