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Approvata la proposta di legge Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni

3 Ott 2017

Il Parlamento ha approvato in via definitiva la proposta di legge recante Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, al termine di un iter parlamentare avviato ad inizio legislatura.
Tra gli interventi previsiti a favore dei Comuni al di sotto di 5.000 abitanti, che costituiscono il 70 per cento dei Comuni italiani, appaiono degne di particolare menzione alcune misure a sostegno delle attività produttive e delle imprese localizzate in tali territori .
Il provvedimento persegue le finalità di favorire la residenza nei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti e contrastarne lo spopolamento, promuovendone lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale e valorizzandone il patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico.

Federforeste ha sostenuto l’approvazione del disegno di legge e ha partecipato attivamente alla predisposizione delle proposte normative che valorizzano le opportunità offerte dalla cd. legge di orientamento.
In particolare, la promulganda legge riconosce la possibilità per i piccoli comuni di istituire, anche in forma associata,  centri multifunzionali per la prestazione di servizi in diversi ambiti tra cui quello ambientale, sociale, energetico, di volontariato. A tal fine si autorizzano i Comuni a stipulare convenzioni e contratti di appalto con gli imprenditori agricoli per lo svolgimento delle attività dei suddetti centri, potenziando dunque notevolmente il ruolo multifunzionale delle imprese agricole che potranno assumere le funzioni affidate dagli enti locali in virtù delle convenzioni stipulate ai sensi dell’articolo 15 del d. lgs 228/2001 ( articolo 2).
Si prevede inoltre che sulla base della normativa regionale, i  piccoli comuni riservino specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta ai sensi del decreto ministeriale vigente in materia, riservando prioritariamente i posteggi ai prodotti agricoli ed alimentari provenienti da filiera corta e a chilometro utile.  La norma dispone poi che gli esercizi della grande distribuzione commerciale possono destinare una congrua percentuale degli acquisti annuali di prodotti agricoli e alimentari ai prodotti provenienti da filiera corta o a chilometro utile. 

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