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All’Italia 20,8 miliardi per i nuovi Piani di sviluppo rurale

22 Gen 2014
Il via libera al riparto delle risorse dello sviluppo rurale 2014-2020 da parte della Conferenza Stato Regioni costituisce il primo importante tassello nazionale per l’implementazione della nuova Politica agricola comune dopo l’accordo definitivo del dicembre scorso. L’accordo prevede la ripartizione delle risorse dello sviluppo rurale per i prossimi 7 anni, per un ammontare complessivo di  20,85 miliardi di euro per l’Italia. Di questi 18,6 sono stati attribuiti ai piani di sviluppo rurale delle regioni mentre i restanti 2,2 miliardi per l’attuazione di misure nazionali particolarmente importanti, quali la gestione del rischio, la biodiversità animale ed il piano irriguo.

Con queste risorse le regioni potranno avviare la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020 e riaprire i bandi per molte misure attese. Il piano nazionale sulla gestione del rischio, con una dotazione di 1,64 miliardi consentirà di continuare nel sostegno contro  le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato.  Le misura nazionale della biodiversità animale con una dotazione di 200 milioni  finanzierà  le attività relative al miglioramento della biodiversità animale, alla raccolta delle informazioni, all’implementazione ed al coordinamento delle banche dati ed ai controlli utili al sistema selettivo. La misura del piano irriguo, con una dotazione di 300 milioni si occuperà di interventi connessi alle strutture irrigue.

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