Le sanzioni economiche nei riguardi della Russia sono un insieme di misure di restrizione o di blocco dei rapporti economici e commerciali da parte di più paesi Nato e non . Quanto mai opportune l’importante che sappiano incidere pesantemente e ottengano l’effetto desiderato considerato l’inevitabile contraccolpo a carico degli stessi stati proponenti. Leggendo la rivista Internazionale e l’articolo – Birmania” Il regime continua a esportare legname” apprendiamo che nonostante le sanzioni imposte dai loro governi, le aziende occidentali non hanno smesso di comprare le materie prima birmane, in mano alla giunta militare.

Le esportazioni birmane di legname sono ammontate a 37 milioni di dollari in paesi quali Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e Canada che hanno previsto importanti sanzioni economiche per colpire i principali esponenti della giunta e le imprese controllate dai militari.

Leggiamo inoltre che secondo il rapporto di Forest trends tra febbraio e novembre del 2021 sono stati ben 190 milioni di dollari il monte trasferimenti relativo al commercio del legname di cui 37 provenienti da Paesi che hanno promosso le sanzioni.

L’articolo si conclude con la considerazione che “se i paesi occidentali volessero davvero ridurre le entrate estere delle forze armate birmane potrebbero fare molto di più.”

Considerazione finale….potrebbero fare molto di più…… ad esempio nell’Unione Europea applicare in maniera rigida l’EUTR sulle importazioni ?