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Incontro dello Stakeholder Forum sul Clima sul Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC)

15 Feb 2023

Martedì 7 febbraio u.s. si è svolto un incontro dello Stakeholder Forum sul Clima sull’ultima versione del Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, presentata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica a fine dicembre e aperto ora alla procedura di consultazione pubblica.

Si ricorda che lo Stakeholder Forum sul Clima è promosso da Italy for Climate, la piattaforma dedicata alle principali associazioni e organizzazioni nazionali della società civile, nata, su iniziativa della Fondazione delle Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di promuovere il confronto sul percorso di neutralità climatica del Paese.

L’incontro ha rappresentato una occasione di confronto, da parte degli aderenti allo Stakeholder Forum sul Clima , sul contenuto del documento e sulle proposte di intervento avanzate dal Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC).
Il Piano, di cui, in occasione dell’incontro, è stata presentata una sintesi da parte della dott.ssa Fiore del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Direzione Generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche (USSRI), si prefigge, come obiettivo generale, quello di fornire un quadro di indirizzo nazionale per l’implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici nonché trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.

Obiettivi specifici:
1. Definire una governance nazionale per l’adattamento, esplicitando le esigenze di coordinamento tra i diversi livelli di governo del territorio e i diversi settori di intervento.
2. Migliorare e mettere a sistema il quadro delle conoscenze sugli impatti dei cambiamenti climatici sugli impatti dei cambiamenti climatici, sulla vulnerabilità e sui rischi in Italia.
3. Definire le modalità di inclusione dei principi, delle azioni e delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici nei Piani e Programmi nazionali, regionali e locali per i settori d’azione individuati nel PNACC, valorizzando le sinergie con gli altri Piani nazionali.
4. Definire modalità e strumenti settoriali e intersettoriali di attuazione delle azioni del PNACC ai diversi livelli di governo.
La struttura del PNACC è caratterizzata da un quadro giuridico di riferimento; il quadro climatico nazionale; gli impatti dei cambiamenti climatici in Italia e vulnerabilità settoriali; misure e azioni di adattamento; governance dell’adattamento.
Per quanto riguarda gli Impatti dei cambiamenti climatici in Italia e le vulnerabilità settoriali, il Piano affronta i seguenti temi/settori: Criosfera e montagna; Risorse idriche; Desertificazione e degrado del territorio; Dissesto geologico, idrologico e idraulico; Biodiversità, ecosistemi e servizi ecosistemici terrestri, marini e
acque interne e di transizione; Salute; Foreste; Agricoltura e produzione alimentare; Pesca marittima; Acquacoltura; Energia; Zone costiere; Turismo; Insediamenti urbani; Patrimonio culturale; Trasporti e infrastrutture; Industrie e infrastrutture pericolose.
Il Piano individua numerose misure e azioni di adattamento, rispetto alle quali, tuttavia, al momento attuale non sono previste dotazioni finanziarie specifiche (anche se alcune misure sono già oggetto di finanziamento con altri strumenti).
Per quanto riguarda la Governance dell’adattamento, è prevista la costituzione di un Osservatorio nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la cui composizione sarà caratterizzata dai rappresentanti dei Ministeri competenti per ciascuno dei settori d’azione presi in considerazione nella SNAC, le Regioni e le Province autonome, il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio, le Autorità di bacino distrettuali, altri Ministeri ed Enti.
Compito dell’Osservatorio è quello di aggiornare nel tempo delle priorità di intervento e le azioni di adattamento individuate dal PNACC, programmare l’utilizzo le fonti di finanziamento, il cronoprogramma degli interventi, curare le attività di monitoraggio dello stato di avanzamento e dell’efficacia degli interventi individuati per perseguire le azioni del PNACC, attività di reporting e valutazione, approvare le proposte di interventi presentate dalle Regioni, dagli Enti Locali o altri Enti pubblici coerentemente con le proposte d’azione individuate nel PNACC.
Il confronto sul PNACC, promosso dallo stakeholder forum sul clima, proseguirà con altre iniziative che vedranno maggiormente protagonisti gli enti locali.

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