Il 13 luglio u.s. ISPRA ha organizzato una giornata di approfondimento dedicata al cambiamento climatico. Numerosi esperti appartenenti ad organismi nazionali e internazionali sono intervenuti sulle principali e più attuali criticità legate alla crisi climatica. L’ISPRA, inoltre, ha presentato report e documenti sull’aggiornamento degli indicatori per descrivere stato e trend del cambiamento climatico in Italia, dati sugli impatti del cambiamento climatico sul territorio nazionale oltre a proporre misure ed interventi di mitigazione e di adattamento dei cambiamenti climatici.
Durante l’evento sono stati presentati due rapporti. Il XVII rapporto della serie “Gli indicatori del clima in Italia” illustra l’andamento del clima nel corso del 2021 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni (il rapporto si basa in gran parte su dati, indici e indicatori climatici derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati Climatologici di Interesse Ambientale, realizzato dall’ISPRA in collaborazione e con i dati del Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente e di altri organismi titolari delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale).
Il secondo documento presentato da Ispra è stato il Rapporto su “Stato e trend del clima in Italia”. I dati di quest’ultimo illustrano come il 2021 sia stato, in media, un anno meno caldo dei precedenti, ma le precipitazioni sull’intero territorio nazionale sono state complessivamente inferiori alla media climatologica (-7%) e tutti i mesi hanno fatto registrare precipitazioni inferiori alla norma ad eccezione di gennaio, luglio e novembre. Diverse le ondate di calore che hanno investito l’Italia nei mesi estivi: la più intensa si è verificata la seconda settimana di agosto, quando a Siracusa sono stati registrati 48.8°C, record europeo se confermato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM – ancora in corso di verifica). Non sono mancati, sempre nel 2021, numerosi eventi estremi di precipitazione. Nei primi giorni del mese di ottobre una fase con forti e persistenti temporali ha fatto registrare in Liguria, fra le province di Genova e Savona, piogge di eccezionale intensità e con quantitativi totali molto elevati e alla fine del mese di ottobre, un ciclone tropicale localizzato sul Mediterraneo ha scaricato piogge estremamente intense in Italia meridionale; sulla Sicilia orientale l’intensità oraria ha raggiunto il valore più elevato mai registrato nella regione, e le forti piogge hanno causato diffusi allagamenti ed esondazioni di fiumi e canali.
Le informazioni che emergono dai rapporti ISPRA, con particolare riferimento all’andamento del clima nel corso del 2021, costituiscono un aggiornamento della stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia e confermano un trend allarmante soprattutto per quanto riguarda l’aumento dei fenomeni estremi e la diminuzione delle precipitazioni medie annuali (con aumento dei rischi di siccità, confermati nel 2022).
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