Nuove opportunità per il vivaismo di qualità. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 luglio il decreto del ministero delle Politiche agricole su «Linee guida per la programmazione della produzione e l’impiego di specie autoctone di interesse forestale» che fa leva proprio sull’utilizzo delle produzioni nazionali.
Il Mipaaf spiega che negli ultimi 20 anni si è verificata una riduzione degli impianti con specie forestali anche per mancanza di finanziamenti specifici. Da qui la flessione significativa del settore vivaistico per quanto riguarda la produzione dei materiali di moltiplicazione di specie arboree e arbustive di interesse forestale. Con le linee guida il ministero fornisce un quadro di riferimento per le nuove iniziative di rimboschimento e creazione di nuovi boschi anche in aree urbane e periurbane. L’obiettivo è di perseguire interventi che rispettino la biodiversità . L’obiettivo indicato dal Mipaaf e di “avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni”.
Alla base della strategia la qualità del materiale vivaistico forestale. Il decreto fornisce indicazioni utili alla progettazione e all’affidamento di forniture vivaistiche e alla produzione del materiale vivaistico di specie di interesse forestale, oltre a uno schema tipo di Contratto di coltivazione.
Si parte dall’analisi di più fattori che spaziano dall’individuazione delle specie idonee alla produzione in vivaio fino alla corretta realizzazione degli interventi.
Le linee guida – spiega il Mipaaf- intendono fornire un quadro di riferimento omogeneo per la gestione delle diverse fasi di attuazione. Gli obiettivi sono: favorire la realizzazione di interventi di qualità, promuovere la costituzione di paesaggi complessi, la produzione di materiale forestale di qualità e geneticamente appropriato e l’impiego delle specie autoctone, aumentare diversità e standard produttivi, qualificare la biodiversità delle aree interessate, favorire il naturale processo evolutivo delle comunità vegetali, mitigare l’impatto di insediamenti urbani e strutture già realizzate, migliorare ed estendere benefici e servizi del verde e infine prevedere la realizzazione di aree verdi nell’ambito della pianificazione urbanistica.
Queste linee valgono per azioni di rimboschimento, imboschimento e realizzazione di sistemi verdi, forestazione urbana e periurbana, miglioramento forestale e rispristino ambientale, piantagioni di specie autoctone per le produzioni legnose.
Il decreto fornisce indicazioni operative relative alla scheda di coltivazione alla programmazione delle attività vivaistiche e al reperimento del materiale di moltiplicazione fino alla progettazione e realizzazione delle opere e al trasporto del materiale vegetale.
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