La Commissione, oltre ad aver pubblicato una una serie di misure supplementari a breve termine per far fronte a prezzi elevati dell’energia ad integrazione del pacchetto di strumenti sui prezzi dell’energia dell’ottobre 2021 e dell’8 marzo 2022, ha presentato REPowerEU, un importante piano di azione volto a diminuire la dipendenza europea dalla fornitura di combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde.
Il REPowerEU è infatti strettamente collegato con altri provvedimenti di politica ambientale introdotti dalla Commissione, come il pacchetto fit for 55 e il Green deal europeo.
La Comunicazione prevede la possibilità per gli Stati membri di trasferire fino al 12,5 % della loro dotazione nell’ambito del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, al dispositivo per la ripresa e la resilienza (PNRR) e fino al 12,5 % della dotazione nazionale dei fondi per la politica di coesione al PNRR per sostenere progetti di decarbonizzazione e transizione verde fino a 100 miliardi di euro.
Inoltre, gli Stati membri dovrebbero aggiungere un capitolo di REPowerEU ai loro piani per la ripresa e la resilienza (RRP) per incanalare gli investimenti verso le priorità di REPowerEU e attuare le riforme necessarie.
Più nello specifico, il piano REPowerEU, descritto dalla comunicazione della Commissione (COM(2022) 230 final) mira a ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi portando avanti rapidamente la transizione verde e unendo le forze per raggiungere un sistema energetico più resiliente e una vera Unione dell’energia.
Le misure contenute nel piano REPowerEU possono aiutare a realizzare questa ambizione attraverso il risparmio energetico, la diversificazione dell’approvvigionamento energetico e una più rapida diffusione delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle case, nell’industria e nella generazione di energia elettrica.
Per quanto riguarda il Risparmio di energia, la Commissione propone di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, tra cui un aumento dal 9 % al 13 % dell’obiettivo vincolante di efficienza energetica fissato nell’ambito del pacchetto legislativo “Pronti per il 55 %” (Fit for 55) connesso al Green Deal europeo.
I principali elementi della proposta sono rappresentati dalla comunicazione sul risparmio energetico che illustra in dettaglio i cambiamenti nei comportamenti che potrebbero ridurre del 5 % la domanda di gas e petrolio a breve termine e incoraggia gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione ad hoc rivolte alle famiglie e all’industria. Gli Stati membri sono inoltre invitati ad applicare misure fiscali per favorire il risparmio energetico, come aliquote IVA ridotte sui sistemi di riscaldamento efficienti, l’isolamento degli edifici e gli apparecchi e i prodotti efficienti sotto il profilo energetico.
La Commissione definisce, inoltre, misure di emergenza in caso di grave interruzione dell’approvvigionamento e pubblicherà orientamenti sui criteri di priorità per i clienti, oltre ad agevolare l’elaborazione di un piano di riduzione della domanda coordinato a livello dell’UE.
Per quanto riguarda la diversificazione dell’approvvigionamento, al fine di garantire l’approvvigionamento energetico dell’UE a prezzi accessibili nell’attuale contesto geopolitico e di eliminare gradualmente la dipendenza dal gas russo, la Commissione europea ha recentemente istituito con gli Stati membri una piattaforma dell’UE per l’energia per l’acquisto comune di gas, GPL e idrogeno.
La piattaforma consentirà acquisti comuni volontari di gas, GPL e idrogeno aggregando la domanda, ottimizzando l’uso delle infrastrutture e coordinando i contatti con i fornitori. Successivamente, la Commissione valuterà la possibilità di sviluppare un “meccanismo di acquisto congiunto” che negozi e concluda contratti di acquisto di gas per conto degli Stati membri aderenti.
La Commissione prenderà, inoltre, in considerazione misure legislative che impongano agli Stati membri di diversificare nel tempo l’approvvigionamento di gas. La piattaforma consentirà inoltre l’acquisto congiunto di idrogeno rinnovabile.
Inoltre, la Commissione ha adottato una comunicazione sulla strategia esterna dell’UE per l’energia per facilitare la diversificazione energetica e la creazione di partenariati a lungo termine con i fornitori, compresa la cooperazione in materia di idrogeno o di altre tecnologie verdi.
Sul punto che probailmente è di maggiore interesse per il settore agricolo, e cioè l’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili, la Commissione propone di aumentare dal 40 % al 45 % l’obiettivo principale per il 2030 per le rinnovabili nell’ambito del pacchetto “Pronti per il 55 %” (Fit for 55).
Questa maggiore ambizione prevede altre iniziative, tra cui:
• Una Comunicazione sulla strategia dell’UE per l’energia solare (COM(2022) 221 final) volta a raddoppiare la capacità solare fotovoltaica entro il 2025 e installare 600 GW entro il 2030;
• un’iniziativa per i pannelli solari sui tetti con l’introduzione graduale di un obbligo giuridico di installare pannelli solari sui nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali;
• il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore unito a misure per integrare l’energia geotermica e termosolare nei sistemi di teleriscaldamento e di riscaldamento collettivo;
• una raccomandazione della Commissione per affrontare la lentezza e la complessità delle procedure di autorizzazione per i grandi progetti in materia di rinnovabili;
• una proposta di modifica della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia proveniente da fonti rinnovabili affinché queste ultime siano riconosciute come interesse pubblico prevalente. Gli Stati membri dovranno istituire zone di riferimento specifiche per le rinnovabili con procedure di autorizzazione abbreviate e semplificate in presenza di minori rischi ambientali. Per agevolare l’individuazione di tali zone sensibili dal punto di vista ambientale, la Commissione mette a disposizione lo strumento di mappatura digitale dei dati geografici relativi all’energia, all’industria e alle infrastrutture. La pianificazione territoriale è un importante strumento per individuare e orientare l’uso del suolo nella fase iniziale di programmazione un utilizzo multiplo delle aree per la produzione di energia rinnovabile e altri usi del suolo (come la produzione alimentare o la protezione della natura) nel rispetto dei vincoli legati all’uso della terra e del mare.
• La definizione di un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto internamente e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato entro il 2030 per sostituire gas naturale, carbone e petrolio nei trasporti e nei settori industriali difficili da decarbonizzare. Sono inoltre previsti due atti delegati della Commissione sulla definizione e la produzione di idrogeno rinnovabile per garantire che quest’ultima porti alla decarbonizzazione netta.
• Un piano di azione per il biometano, che definisce strumenti, tra cui un nuovo partenariato industriale per il biometano e incentivi finanziari per portare la produzione a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030, anche attraverso la politica agricola comune.
Finanziamento REPowerEU
La pianificazione e il finanziamento del piano REPowerEU sarà attuata con il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). La Commissione propone pertanto di apportare modifiche mirate al regolamento RRF, al regolamento sui fondi strutturali e al regolamento sui piani strategici PAC, per integrare specifici capitoli REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri (PRR) attualmente esistenti, in aggiunta alle numerose riforme e investimenti già presenti in tali piani. Le raccomandazioni specifiche per paese del semestre europeo 2022 daranno un contributo a questo processo.
La proposta di REGOLAMENTO COM(2022) 231 final modifica
– il regolamento (UE) 2021/241 (dispositivo ripresa e resilienza) per quanto riguarda i capitoli REPowerEU nel settore dei piani per la ripresa e la resilienza
– il regolamento (UE) 2021/1060 (fondi strutturali – politica coesione),
– il regolamento (UE) 2021/2115 (piani strategici PAC)
La proposta prevede modifiche mirate del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza al fine di conseguire i seguenti obiettivi:
– Aggiungendo nei PNRR capitoli dedicati con nuove misure connesse a REPowerEU finanziate le entrate generate dell’asta di una parte limitata delle quote del sistema di scambio di quote di emissioni (“ETS”).
– Garantire sinergie e complementarità tra le misure finanziate nell’ambito del QFP concedendo la flessibilità agli Stati membri per trasferire e utilizzare risorse loro assegnate sia a norma della politica di coesione (regolamento 2021/1060) che della PAC (regolamento sui piani strategici 2021/2115).
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) sarà quindi considerato lo strumento di finanziamento per l’attuazione del piano REPowerEU, fornendo dei finanziamenti supplementari dell’UE.
Gli Stati membri dovrebbero aggiungere un capitolo di REPowerEU ai loro piani per la ripresa e la resilienza (PNRR) per incanalare gli investimenti verso le priorità di REPowerEU e attuare le riforme necessarie.
A tal fine, la proposta stabilisce un nuovo obbligo per gli Stati membri che presentano o modificano i loro PNRR per includere un capitolo REPowerEU, con riforme e investimenti specifici che affrontino le loro sfide legate all’energia.
Spetta agli Stati membri decidere se intendono finanziare tali misure attraverso fondi dell’Unione e/o nazionali.
Necessità finanziarie
Il piano REPowerEU necessita ulteriori investimenti per 210 miliardi di euro entro il 2027 per eliminare gradualmente le importazioni di combustibili fossili russi, che attualmente costano ai contribuenti europei quasi 100 miliardi di euro all’anno.
Questi investimenti includono:
– 113 miliardi di euro per le energie rinnovabili (86 miliardi di euro) e le infrastrutture chiave per l’idrogeno (27 miliardi di euro) entro il 2030;
– 29 miliardi di euro per la rete entro il 2030 per consentire un maggiore utilizzo di energia elettrica;
– 37 miliardi di euro per aumentare la produzione di biometano entro il 2030;
– 10 miliardi di euro di investimenti per gasdotti e importare GPL sufficienti entro il 2030;
– 56 miliardi di euro per l’efficienza energetica e le pompe di calore entro il 2030;
– 41 miliardi di euro per adattare l’industria all’uso di meno combustibili fossili entro il 2030;
– 1,5-2 miliardi di euro per la sicurezza dell’approvvigionamento di petrolio.
Reperimento risorse finanziarie
Nel ciclo del semestre europeo 2022, per il REPowerEU, saranno stabilite raccomandazioni specifiche per ciascuno Stato membro in modo che possano utilizzare i prestiti disponibili del dispositivo per la ripresa e la resilienza (attualmente di 225 miliardi di euro) e le nuove sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza finanziate con la vendita all’asta delle quote del sistema di scambio di emissioni, La situazione eccezionale sui mercati dell’energia richiede all’Unione di mobilitare tutte le risorse disponibili come anche la quota della riserva stabilizzatrice del mercato (l’MSR), pari a un valore di 20 miliardi di euro, per essere assegnata al dispositivo per la ripresa e la resilienza al fine di::
– aumentare l’efficienza energetica negli edifici e decarbonizzare l’industria;
– aumentare la produzione e la diffusione di biometano sostenibile e idrogeno rinnovabile o privo di fossili e aumentare la quota di energia rinnovabile;
– affrontare le strozzature interne e transfrontaliere della trasmissione dell’energia e sostenere l’elettrificazione delle infrastrutture di trasporto, comprese le ferrovie;
– riqualificazione accelerata della forza lavoro verso le competenze verdi;
– rafforzare le catene del valore per la produzione di materiali e tecnologie chiave legati alla transizione verde;
– migliorare le infrastrutture energetiche e gli impianti petroliferi e gas per la sicurezza immediata dell’approvvigionamento.
Ulteriori fonti di finanziamento
• Fondi della politica di coesione: Aumento del trasferimento volontario al dispositivo per la ripresa e la resilienza fino al 12,5 % della dotazione nazionale degli Stati membri nell’ambito di tali fondi: partendo dalla base di trasferimento del 5 % già disponibile e aggiungendo una possibilità di trasferimento del 7,5 % (supplemento di 26,9 miliardi di euro) da spendere esclusivamente per gli obiettivi di REPowerEU. Nell’ambito dell’attuale QFP, la politica di coesione sosterrà progetti di decarbonizzazione e transizione verde fino a 100 miliardi di euro.
• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEARS): Trasferimento volontario al dispositivo per la ripresa e la resilienza fino al 12,5 % della dotazione finanziaria nazionale degli Stati membri nell’ambito del fondo (risorse addizionali 7,5 miliardi di euro).
Nella dichiarazione di Versailles del 10-11 marzo 2022, i capi di Stato e di governo hanno esplicitamente incaricato la Commissione di proporre entro la fine di maggio un piano REPowerEU, che fissa come obiettivo chiave la riduzione delle dipendenze energetiche dell’Unione. Tale decisione è volta attuare una rapida transizione verso l’energia pulita in linea con gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e l’obiettivo di neutralità climatica per il 2050. La Commissione ritiene che l’eliminazione graduale della dipendenza dell’UE dai combustibili fossili dalla Russia possa e dovrebbe essere fatta ben prima del 2030.
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