Ispra, attraverso un evento webinar, ha presentato i dati contenuti in alcuni rapporti, pubblicati contestualmente, sullo stato emissivo e con un approfondimento sull’efficienza energetica nel nostro paese.
I rapporti ISPRA presentati hanno lo scopo di valutare le politiche messe in atto a livello nazionale per fronteggiare i cambiamenti climatici e il rispetto degli impegni di riduzione delle emissioni previsti dagli accordi internazionali. E’ infatti necessario un monitoraggio continuo dell’andamento delle emissioni dei gas serra e degli altri inquinanti. Quest’anno si conclude, inoltre, il secondo periodo del Protocollo di Kyoto rispetto al quale ISPRA deve comunicare ufficialmente al Segretariato delle Nazioni Unite della Convenzione-Quadro sui cambiamenti climatici (UNFCCC) i dati dei gas serra contabilizzati per la verifica degli impegni di riduzione delle emissioni fissati in ambito europeo. Oggetto di contabilizzazione, inoltre, anche il contributo delle attività LULUCF, previste dagli art. 3.3 e 3.4 del Protocollo di Kyoto per le attività forestali e per le attività di gestione delle terre agricole e dei prati e pascoli e i principali indicatori di decarbonizzazione e di efficienza energetica per il consumo energetico totale e nel settore elettrico in Italia.
Per quanto riguarda il rapporto ISPRA “Inventario Nazionale delle Emissioni di gas serra” edizione 2022, disponibile online sul sito dell’Istituto, che disegna il quadro globale e di dettaglio della situazione italiana sull’andamento dei gas serra e degli altri inquinanti dal 1990 al 2020, si rileva come nel 2020 le emissioni di gas serra diminuiscono del 27% rispetto al 1990, passando da 520 a 381 milioni di tonnellate di CO2 e dell’8,9% rispetto al 2019, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone, ma anche alla pandemia da COVID-19 che ha portato, due anni fa, ad un periodo di blocco delle attività.
Responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti sono i settori della produzione di energia e dei trasporti; questi ultimi mostrano, complessivamente, una diminuzione del 16,4% rispetto al 1990; nel periodo 2019-2020, registrano una notevole diminuzione delle percorrenze complessive (veicoli-km) e una brusca riduzione delle emissioni, (-19.4%), dovuta anch’essa al lockdown.
Sempre rispetto al 1990, diminuiscono le emissioni provenienti dal settore delle industrie energetiche del 41% nel 2020, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica (da 178,6 Terawattora – TWh – a 181,3 TWh) e dei consumi di energia elettrica (da 218,7 TWh a 283,8 TWh).
Per quanto riguarda il settore agricolo, la quota emissiva (derivata soprattutto da metano e protossido di azoto) rispetto al totale nazionale delle emissioni registrata nel 2020 è pari all’8,6% (per un totale di 32,685 kt CO2 eq). Il trend emissivo del settore agricolo, rispetto al 1990, vede una riduzione dell’11,4 %. La riduzione è dovuta principalmente alla diminuzione degli impatti legati alla fermentazione enterica del bestiame (-13% nel periodo 1990-2020) e a quella delle emissioni di protossido di azoto dai suoli agricoli (-3,9% nello stesso periodo). Fermentazione enterica e emissione di protossido di azoto dai suoli, infatti, incidono in modo consistente (rispettivamente 41,4% e 33,1 %) sul totale del contributo emissivo del settore.
Per quanto riguarda il contributo del settore LULUCF, per il 2020 si registra una rimozione di emissioni (grazie al contributo dei carbon sink agroforestali) pari a 32,396 kt CO2 eq. Si noti come la quota emissiva del settore agricolo sia completamente compensata dagli assorbimenti prodotti in ambito LULUCF.
Tornando ai dati generali, nel 2020 la quota di energia rinnovabile è pari al 20.4% rispetto al consumo finale lordo, un valore superiore all’obiettivo del 17%, più che triplicata rispetto al 2004 quando rappresentava il 6.3% del consumo finale lordo di energia.
Il Report “Indicatori di efficienza e decarbonizzazione del sistema energetico nazionale e del settore elettrico”, invece, fornisce un dettaglio sul consumo di energia nei vari settori produttivi e nel sistema elettrico. Questo secondo rapporto mostra un incremento dell’efficienza energetica ed economica e una progressiva decarbonizzazione dell’economia nazionale.
L’anno 2020, inoltre, è stato un anno importante di verifica, per l’Italia e l’Unione Europea, perché chiude il secondo Periodo di Kyoto. Nel 2012, è stato raggiunto un accordo tra le Parti circa la prosecuzione del protocollo di Kyoto attraverso l’emendamento di Doha, che fissa impegni di riduzione dei Paesi industrializzati per il periodo 2013-2020. Il Pacchetto clima-energia 2020, l’insieme di provvedimenti legislativi finalizzati a dare attuazione agli impegni assunti dall’Unione Europea, prevede il raggiungimento entro il 2020, dei seguenti obiettivi: – riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra del 20% rispetto ai livelli del 1990; – riduzione dei consumi energetici del 20% rispetto allo scenario di riferimento in assenza di cambiamenti; – produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 20% dei consumi energetici dell’Unione europea; – uso dei biocombustibili per il 10% della quantità di combustibile utilizzato nel settore dei trasporti.
Sulla base dei dati disponibili per il 2021, si parla di un incremento delle emissioni di gas serra a livello nazionale del 6,8% rispetto al 2020 a fronte di un aumento previsto del PIL pari al 6,5%. L’andamento stimato è dovuto ad un incremento delle emissioni, in particolare per l’industria (9.1%) e trasporti (15.7%). Anche per la produzione di energia, nonostante la riduzione nell’uso del carbone (-35.2%), si stima un aumento del 2.2% a causa degli incrementi per tutti gli altri vettori energetici.
L’incremento nei livelli di gas serra stimato per il 2021 rispetto al 2020 è conseguenza della ripresa della mobilità e delle attività economiche, ma non altera il trend di riduzione delle emissioni e di miglioramento dell’efficienza energetica registrato negli ultimi anni.
Si rende noto che la Regione Marche ha pubblicato un bando per la costituzione di forme di associaz...
A decorrere dal 1° ottobre 2024, sono tenuti al possesso della patente a punti le imprese e i...
Nel corso dell’esame dei disegni di legge sulla promozione del sistema montagna, si dà conto del...
Fino ad oggi alla specie Lupo è stato accordato dalla Convenzione di Berna(1979) e dalla Direttiva...