logo federforeste menu
News »

Talended Trentino Agriculture Foresty – TAF 17 Valorizzazione della fibra di cellulosa derivata dal legno

17 Nov 2021

Il Trentino si è da sempre distinto per la valorizzazione della risorsa forestale in campo industriale, dell’edilizia fino all’energia.

Attraverso il progetto TAF 17 si è esplorato la via della produzione di materiali nobili quali ad esempio fibre, tessuti e innovativi imballaggi per packaging dei prodotti.

Protagonisti del progetto è stato il Gruppo Operativo, partnership tra il Centro Assistenza Imprese Coldiretti del Trentino Srl, l’Istituto per la Bioeconomia del CNR, l’Associazione PEFC Italia, il Co.Di.Pr.A e Agriduemila Srl che hanno messo in atto una serie di azioni volte all’organizzazione di incontri, alla partecipazione a eventi e soprattutto alla realizzazione di materiale divulgativo e di pubblicazioni per sensibilizzare la società civile e gli agricoltori sulle opportunità derivanti dall’applicazione concreta di una bio-economia.

Nel merito, sono state attuate una serie di azioni volte a verificare l’utilizzabilità delle fibre di legno ricavate dall’Abete rosso in alternativa all’impiego consuetudinario del Faggio. Inoltre è stata verificata l’idoneità delle fibre ricavate dalle conifere più rilevanti sul territorio forestale trentino. Per la produzione di cellulosa per filati e tessuti ( attualmente prodotti con altre specie legnose come il Faggio) è stata attuata una caratterizzazione tecnologica delle fibre di conifere, integrata inoltre con un analisi di mercato e sulle opportunità di arricchire l’attuale produzione con fibre di cellulosa derivanti da conifere, attraverso l’uso di tecnologie e prodotti esistenti.

Le risultanze hanno evidenziato che il legno trentino può essere ben utilizzato anche per il packaging e imballaggi per alimenti e prodotti agricoli.

Per quanto riguarda le bioplastiche sono state utilizzate materie prime derivanti interamente o parzialmente da biomassa vegetale ( mais, grano, patate dolci, canna da zucchero).

Le varie combinazioni consentono all’imballaggio finito di essere estremamente versatile e di rispondere ai requisiti specifici per il prodotto che sarà contenuto.

L’utilizzo di PLA in fogli ha portato a considerare anche l’impiego di PLA sotto forma di filamenti e granuli che hanno permesso di accedere alla tecnologia della stampa 3D realizzando sempre impiegando la fibra trentina associata a una matrice bioplastica, prodotti utili anche in campo agricolo.

Si è ottenuto così di rendere più sostenibili i legacci per l’agricoltura per legare i rami delle piante ai sistemi di sostegno (tutori, reti) che normalmente vengono costruiti in plastica non biodegradabili.

Dal punto di vista del mercato le verifiche hanno fatto emergere che si esclude che si sia fuori mercato rispetto ai prodotti attualmente in vendita collocandosi nella fascia medio alta dei prezzi.

Le aziende e gli stakeholder del settore legno, imballaggi, agricoltura hanno espresso un parere molto positivo sul prototipo di poliaccoppiato e sulle potenzialità nel mercato presente e futuro. Ne è stato ampiamente riconosciuto il valore aggiunto legato alla filiera locale, all’ecosostenibilità. al made in Italy, a Vaia, e ha riscosso grande successo la possibilità che il legno di cui è costituito provenga da foreste e filiere certificate.

E’ stato considerato inoltre come il mercato accetti il packaging biocompostabile anche con costi aggiuntivi a quello tradizionale.

La valenza del progetto apre indiscutibilmente scenari interessanti promuovendo un prodotto all’altezza delle aspettative degli operatori e dei consumatori.

ARTICOLI CORRELATI