Per la prima volta in Liguria non saranno solo gli enti parco a gestire le foreste, ma anche soggetti privati.
A stabilire i criteri per l’affidamento di boschi e foreste regionali, tramite gara, è un provvedimento appena approvato dalla Giunta. Il patrimonio di foreste della Liguria conta circa settemila ettari, di cui quasi quattromila corrispondono a sei foreste, gestite oggi dagli Enti Parco del Beigua e dell’Aveto. A questi soggetti potranno affiancarsi presto privati in grado di garantire una gestione attiva delle altre sette foreste, tre nell’Imperiese, due in provincia Savona, una nel genovesato e una nello spezzino.
Le foreste che la Regione conta di affidare in gestione, a titolo gratuito, per dodici anni, sono nell’Imperiese quelle del Monte Ceppo, nei comuni di Bajardo, Molini di Triora, Montalto Ligure; quella del Gerbonte a Triora e Testa d’Alpe a Rocchetta Nervina; in provincia di Savona quelle della Barbottina, a Calizzano, Cadibona (Savona, Quiliano); a Genova la foresta La Fame e nello Spezzino la foresta del Monte Gottero, a Varese Ligure, in Val di Vara.I boschi possono diventare così risorse per l’occupazione, l’economia locale e il mantenimento dell’assetto idrogeologico. Per questo la Regione ha deciso di affidare parte del proprio patrimonio forestale ai privati: aziende agricole, imprese e cooperative sociali che operano già nel comparto agricolo e forestale e che in futuro potranno farlo in diverse foreste liguri utilizzando la filiera del legno, promuovendo iniziative turistiche nella foresta, la raccolta dei funghi e degli altri frutti del bosco e altre attività. I concessionari che si aggiudicheranno la gara sono obbligati a presentare alla Regione Liguria un piano di assestamento per l’uso del bosco. La concessione sarà possibile solo se il piano delle attività presentato dai privati sarà approvato dalla Giunta regionale. Un criterio di selezione prevede che almeno il 15% degli utili delle attività svolte vada reinvestito nella gestione della foresta.