La ricorrenza del 21 Novembre ci ricorda come gli alberi , le foreste, rappresentino per tutti noi un bene prezioso, vitale.
Eppure tutta una serie di tragici accadimenti ne minano nel mondo l’esistenza : cambiamenti climatici, incendi, abbandono e illegalità costituiscono un concentrato di negatività diffuse tale da mettere in pregiudizio la loro esistenza.
Quanto sommariamente descritto rappresenta ciò che accade in tutto il pianeta naturalmente con diverse intensità ma in modo costante e ripetitivo.
Anche in Italia sistematicamente facciamo i conti gli incendi diffusi, con il dissesto idrogeologico, con le esondazioni tragiche degli ultimi giorni. Per non parlare delle ferite ancora aperte della tempesta Vaia e la difficile opera di prelievo del legname abbattuto che ora sconta anche l’arrivo delle nevicate.
Non ricorderemo in questa giornata statistiche, numeri e percentuali vorremmo ricordare, questo si, gli uomini custodi degli alberi , gli uomini che silenziosamente vivono a fianco delle foreste.
Quelle persone che vivono con gli alberi, per gli alberi, che li coltivano, come ci ricorda il Presidente Calliari con l’attenzione e l’occhio attento, si diciamolo, dell’imprenditore.
Sono riuniti in domini collettivi, in consorzi forestali, in aziende agroforestali attenti anche a rincorrere un reddito che giustifichi la loro permanenza a fianco degli alberi, per gli alberi, gestendo in forma sostenibile le foreste . Vorremmo che aumentasse il numero di foreste gestite perchè gli effetti di quel bene prezioso che rappresentano gli alberi si moltiplichi per quegli uomini vicini alle foreste e anche per tutti noi.
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