Nel mese di gennaio è caduta l’85% di acqua in meno nella provincia di Genova che ha provocato un ambiente siccitoso che favorisce la rapida la propagazione degli incendi e rende piu’ difficile l’azione di spegnimento dei roghi. E’ quanto emerge da una analisi dei dati Ucea relativi alla prima decade di gennaio che evidenzia una situazione difficile nella provincia capoluogo della Liguria dove nell’ultima decade di dicembre non aveva praticamente mai piovuto o nevicato (-95%).
Le fiamme minacciano le produzioni locali ed in pericolo ci sono coltivazioni e serre con ortaggi ed il pregiato basilico ligure. Il clima anomalo che ha spezzato l’Italia in due, ha seccato la vegetazione rendendola piu’ vulnerabile al fuoco. Una prova evidente dei drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano anche con anomalie a livello territoriale come in questi giorni in cui mentre al nord non piove nel centro sud sono caduti quantitativi record di neve e le temperature sono proibitive con pesanti danni alle coltivazioni e agli allevamenti e difficoltà di circolazione.
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