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Germania apre all’estero

8 Giu 2016

La Germania ha approvato il progetto di legge che incentiverà le rinnovabili diverse dal fotovoltaico con la possibilità di accedere alle aste anche dall’estero, purché si faccia lo stesso con le imprese tedesche. Il governo federale di Berlino e gli esecutivi dei land hanno infatti raggiunto un accordo sulla nuova legge sulle energie rinnovabili che dovrà regolare il settore dal 2017. Una trattativa non facile, in particolare sugli obiettivi di sviluppo dell’eolico a terra, che sono stati ridotti. L’obiettivo di Berlino resta comunque raggiungere una quota di rinnovabili sulla produzione del 40-45%.

Nella sua forma attuale, il documento introduce nuovi cap di potenza allo sviluppo delle due tecnologie leader: eolico e solare. Nel dettaglio, in base all’accordo l’espansione dell’eolico a terra  (on shore) sarà limitata a 2,8 GW di capacità massima istallata l’anno, che si traduce in circa 1000 nuove turbine.

Per i grandi impianti fotovoltaici (sistemi sopra i 750 kW di capacità) il limite sarà posto invece a 600 MW l’anno. I contingenti di potenza si sposerebbero con un nuovo sistema centrato sulle aste che, al pari di quanto già avviene oggi in Italia, andrebbero a sostituire il vecchio sistema del Feed-in-tariff. La bozza introduce per la prima anche la differenziazione regionale della capacità rinnovabile, riconoscendo per la prima volta la presenza di un problema crescente nel trasporto dell’energia eolica dal nord del Paese ai territori posti a sud e ovest.  A causa di ritardo nella costruzione di cavi e reti il trasporto dell’energia elettrica infatti, solo il 60 per cento della nuova capacità eolica potrà essere costruito nei Lander settentrionali; la misura è parte di un tentativo di più ampio per evitare il sovraccarico della rete elettrica tedesca.

Inoltre in futuro anche l’energia rinnovabile prodotta in altri Paesi dell’Ue potrà ricevere gli incentivi previsti dalla legge tedesca per le energie rinnovabili. “Apriamo le aste per gli incentivi alle energie rinnovabili anche per gli altri Stati dell’Ue”, ha detto il ministro dell’Economia e vice-cancelliere Sigmar Gabriel.
La cooperazione si baserà sul principio della reciprocità: la Germania aprirà le proprie procedure per quei Paesi che faranno lo stesso per energia verde prodotta da impianti situati in Germania. L’energia prodotta deve comunque poter essere fisicamente trasportata in Germania, affinché il produttore possa aspirare al diritto degli incentivi della legge Eeg. Un primo progetto pilota riguarderà il fotovoltaico, dal 2017 l’offerta verrà estesa gradualmente anche alle altre tecnologie.

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