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Firmato il Decreto per l’incentivazione delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico

30 Giu 2016

E’ stato firmato l’atteso Decreto per l’incentivazione delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico‎. Il DM mette a disposizione, a regime, oltre 400 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016. Il periodo di incentivazione avrà durata di vent’anni (venticinque per il solare termodinamico). E nel complesso verranno investiti nelle energie verdi circa 9 miliardi di euro nel ventennio.

Gli incentivi verranno assegnati attraverso procedure di aste al ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi dimensioni (con potenza maggiore di 5 MW), mentre gli impianti inferiori a tale soglia dovranno chiedere l’iscrizione ad appositi registri o accesso diretto per i piccoli impianti. Lo schema di Decreto era stato preventivamente vagliato dalla Commissione Europea per garantirne la compatibilità con le linee guida sugli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente e approvato dalla Conferenza Unificata a novembre dello scorso anno.

Il Decreto prevede incentivi specifici per ciascuna fonte. E sulla base delle previsioni di sviluppo industriale del settore, alle tecnologie “mature” più efficienti, ovvero quelle fonti a basso costo più vicine all’equilibrio economico come l’eolico e l’idroelettrico, viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili; La restante parte è equamente distribuita tra le tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (come il solare termodinamico), e alle fonti biologiche il cui utilizzo è connesso alle potenzialità dell’economia circolare.

Per le biomasse, con un contingente di soli 90 MW di potenza, è prevista una spesa di 105 milioni di euro, destinati alla valorizzazione energetica di scarti e residui che rappresenta un’importante modalità di integrazione tra agricoltura ed energia e di promozione dell’economia circolare con positive ricadute sull’economia territoriale.

Per approfondimenti e per consultare la bozza di decreto vai al sito http://www.fattoriedelsole.org/  

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