Le Regioni del Nord (Veneto Emilia FVG, Lombardia , e Piemonte) stanno elaborando insieme al parteneriato economico un accordo sullo sviluppo della filiera legno nelle 5 regioni, eventualmente estendibile ad altre regioni interessate. nella giornata del 3 giugno si è svolta una riunione a Milano dove si è lavorato sul testo degli impegni che dovranno assumere le parti. Si tratta di un interessante cantiere di proposte e progettualità dove ci si confronta con l’obbiettivo di smuovere un ambiente da troppo tempo fermo al palo. La bozza di accordo intende anticipare le prime forme di attuazione a livello territoriale di azioni attualmente in corso di definizione presso il Tavolo nazionale della filiera legno istituito con Decreto Ministeriale 18532 del 14 dicembre 2012 e al cui piano, che si prefigge di promuovere il Made in Italy anche in questo comparo produttivo partendo proprio dalla foresta italiana. In sinergia con il tavolo nazionale , se si raggiungerà un accordo, i sottoscrittori si impegneranno ad accelerare tutte le zioni di propria competenza che dovrebbero portare ad un accettabile sfruttamento della risorsa legnosa presente nei boschi delle aree interessate comunque nell’ambito dei principi di sostenibilità ambientale così come riconosciuti dai protocolli internazionali (PEFC, FSC). Va rimarcato che il patrimonio forestale delle Regioni coinvolte sin d’ora coinvolte nella stipula dell’accordo copre circa il 26% della loro superficie totale che è pari a 26800 Kmq. Su questa superficie insiste un capitale legnoso di circa 450.000.000 metri cubi e si caratterizza per un accrescimento annuo in volume pari a circa 9.900.000metri cubi considerando le aree disponibili al prelievo e Il prelievo medio annuo è di circa 2.600.000 metri cubi e rappresenta il 26% del prelievo sostenibile sotto il profilo ambientale. In questo ambito Federforeste si è fatta portavoce come è naturale delle istanze del comparto forestale produttivo ricercando nella controparte delle aziende trasformastrici rappresentate da Federlegno Arreda la pianificazione e la quantificazione delle possibili richieste di prodotto made in Italy per poi definire gli aspetti economici e organizzativi preludio degli eventuali accordi bilaterali.
In sinergia con il tavolo nazionale , se si raggiungerà un accordo, i sottoscrittori si impegneranno ad accelerare tutte le zioni di propria competenza che dovrebbero portare ad un accettabile sfruttamento della risorsa legnosa presente nei boschi delle aree interessate comunque nell’ambito dei principi di sostenibilità ambientale così come riconosciuti dai protocolli internazionali (PEFC, FSC). Va rimarcato che il patrimonio forestale delle Regioni coinvolte sin d’ora coinvolte nella stipula dell’accordo copre circa il 26% della loro superficie totale che è pari a 26800 Kmq. Su questa superficie insiste un capitale legnoso di circa 450.000.000 metri cubi e si caratterizza per un accrescimento annuo in volume pari a circa 9.900.000metri cubi considerando le aree disponibili al prelievo e Il prelievo medio annuo è di circa 2.600.000 metri cubi e rappresenta il 26% del prelievo sostenibile sotto il profilo ambientale. In questo ambito Federforeste si è fatta portavoce come è naturale delle istanze del comparto forestale produttivo ricercando nella controparte delle aziende trasformastrici rappresentate da Federlegno Arreda la pianificazione e la quantificazione delle possibili richieste di prodotto made in Italy per poi definire gli aspetti economici e organizzativi preludio degli eventuali accordi bilaterali. In sinergia con il tavolo nazionale , se si raggiungerà un accordo, i sottoscrittori si impegneranno ad accelerare tutte le zioni di propria competenza che dovrebbero portare ad un accettabile sfruttamento della risorsa legnosa presente nei boschi delle aree interessate comunque nell’ambito dei principi di sostenibilità ambientale così come riconosciuti dai protocolli internazionali (PEFC, FSC).Va rimarcato che il patrimonio forestale delle Regioni coinvolte sin d’ora coinvolte nella stipula dell’accordo copre circa il 26% della loro superficie totale che è pari a 26800 Kmq.Su questa superficie insiste un capitale legnoso di circa 450.000.000 metri cubi e si caratterizza per un accrescimento annuo in volume pari a circa 9.900.000metri cubi considerando le aree disponibili al prelievo e Il prelievo medio annuo è di circa 2.600.000 metri cubi e rappresenta il 26% del prelievo sostenibile sotto il profilo ambientale.
In questo ambito Federforeste si è fatta portavoce come è naturale delle istanze del comparto forestale produttivo ricercando nella controparte delle aziende trasformastrici rappresentate da Federlegno Arreda la pianificazione e la quantificazione delle possibili richieste di prodotto made in Italy per poi definire gli aspetti economici e organizzativi preludio degli eventuali accordi bilaterali. Federforeste ha sostenuto che nell’accordo sia definito quanto segue:
Possibilità di estendere l’accordo a tutte le regioni d’Italia interessate
Incremento del prelievo legnoso annuo sostenuto dalla economicità dell’intervento. Si procederà all’individuazione e all’analisi da parte del tavolo di lavoro delle principali utilizzazioni commerciali del maggiore prelievo legnoso della sua quantificazione e valutazione della capacità di assorbimento del mercato italiano con conseguente definizione del valore economico per tipologia.
Campagna d’informazione e promozione sull’importanza della filiera italiana del legno e dell’utilizzo di legno italiano
Promuovere l’utilizzo di legno proveniente dal territorio italiano nelle misure d’investimento
Creare un marchio 100% da filera legno italiana
Conservare le segherie di montagna
L’incontro non è stato esaustivo e ci si aggiornerà a breve. federforeste darà puntuale informazione nel merito dei contenuti del possibile accordo. Accordo interassociativo filiera legno – Milano Proseguono gli incontri del tavolo. Durante l’ultima riuniione tenutasi il 19 gugno si sono affrontati temi importanti quali l’annosa vicenda dei terreni abbandonati siano essi pubblici o privati. Il proseguo prevede un incontro il prossimo 17 luglio.
In sinergia con il tavolo nazionale , se si raggiungerà un accordo, i sottoscrittori si impegneranno ad accelerare tutte le zioni di propria competenza che dovrebbero portare ad un accettabile sfruttamento della risorsa legnosa presente nei boschi delle aree interessate comunque nell’ambito dei principi di sostenibilità ambientale così come riconosciuti dai protocolli internazionali (PEFC, FSC). Va rimarcato che il patrimonio forestale delle Regioni coinvolte sin d’ora coinvolte nella stipula dell’accordo copre circa il 26% della loro superficie totale che è pari a 26800 Kmq. Su questa superficie insiste un capitale legnoso di circa 450.000.000 metri cubi e si caratterizza per un accrescimento annuo in volume pari a circa 9.900.000metri cubi considerando le aree disponibili al prelievo e Il prelievo medio annuo è di circa 2.600.000 metri cubi e rappresenta il 26% del prelievo sostenibile sotto il profilo ambientale. In questo ambito Federforeste si è fatta portavoce come è naturale delle istanze del comparto forestale produttivo ricercando nella controparte delle aziende trasformastrici rappresentate da Federlegno Arreda la pianificazione e la quantificazione delle possibili richieste di prodotto made in Italy per poi definire gli aspetti economici e organizzativi preludio degli eventuali accordi bilaterali.